Geranio
- tanacetoblu
- 11 mag 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Durante il mese della salute mentale, attraverso informazione e prevenzione, non potevo non parlarvi di questo immenso fiore.
Il Geranio (Pelargonium graveolens), pianta che conta al suo interno più di 280 specie è originaria dell' Africa meridionale, può arrivare fino al metro e mezzo di altezza, è perenne e i suoi fiori, quelli del genere graveolens di cui parleremo oggi, variano dal color malva al bianco.
Il suo fogliame è particolarmente odoroso poiché ricoperto da una folta peluria ghiandolare dove appunto vengono immagazzinati i preziosi oli essenziali dalle molteplici proprietà ed effetti, anche riguardanti il tono dell'umore e quindi dello stato emotivo.
La distillazione avviene attraverso corrente di vapore in modo da non alterarne i principi attivi. Prendo occasione infatti di precisare che nei miei articoli parlo sempre di oli con certificazione CPTG, ossia di grado puro e terapeutico, che quindi non presentano al loro interno sostanze tossiche, derivanti dalla distillazione o dalla commercializzazione e quindi indicate per l'uso umano, sia esterno che interno, ove indicato.
Ma veniamo a noi e scopriamo le meravigliosi doti di questa pianta.

Credo sia noto a tutti che l'olio essenziale di geranio sia largamente utilizzato nei prodotti per repellere gli insetti, difatti il suo intenso profumo dolce, agrumato-rosato e fresco, benché per noi esseri umani sia molto piacevole, per gli insetti è totalmente l'opposto.
Non è però la sua unica proprietà, sono numerosi gli studi scientifici su citronellolo e geraniolo, i suoi componenti principali che ne mettono in risalto le sue caratteristiche rilassanti, antidepressive, sedative e toniche dell'umore.
Agendo su aree specifiche del cervello, come ad esempio l'Ippocampo, responsabile dell'apprendimento e della memoria, modulano i livelli di GABA, un importante aminoacido che funge da neurotrasmettitore inibitore, equilibrando le emozioni, i livelli di stress e tensione, favorendo sentimenti di pace, serenità, speranza e aiutando nel dimenticare ricordi spiacevoli e riportare la persona in una dimensione tranquilla e felice.
Particolarmente interessante è l'azione sedativa nei confronti di disturbi psicosomatici e mentali come ruminazione, dolori che non hanno causa diagnostica accertata, sindrome premestruale, insonnia, ecc.
Altri studi [1] lo indicano come agente neuro protettivo e antinfiammatorio, preservando la funzione e la struttura delle cellule nervose. Ciò renderebbe il geraniolo particolarmente efficace nel trattamento delle neuropatie dei diabetici. La neuropatia è un disturbo che colpisce i nervi e può causare dolore, intorpidimento e debolezza degli arti.
E' piacevolmente necessario anche riportare un articolo dell' Università di Modena e Reggio Emilia [2], in cui viene così definito, cito testualmente:
"Negli ultimi anni sono state scoperte nuove e diverse proprietà della molecola, ed in particolare, le sue potenzialità terapeutiche in malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson. Infatti, il geraniolo agisce come anti infiammatorio e neuroprotettivo contrastando i caratteristici sintomi della malattia, quali il tremore e la perdita di controllo dei movimenti."
La sua applicazione può avvenire sia per via topica, aromatica e orale. L'FDA ha riconosciuto come generalemnte sicuro l'uso umano di olio essenziale puro di geranio, da effettuare sempre e solo sotto controllo medico, soprattutto se in presenza di patologie e utilizzo di farmaci.
Protective effects of geraniol (a monoterpene) in a diabetic neuropathy rat model https://onlinelibrary.wiley.com
https://www.magazine.unimore.it/site/home/notizie/articolo820049767.html
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