top of page

Languishing, l'assenza di gioia

  • tanacetoblu
  • 5 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Fino a un paio di anni fa avevamo tutti, più o meno, i nostri obbiettivi, sapevamo cosa ci rendesse felici, cosa ci portasse soddisfazione e quindi cosa risvegliasse il nostro entusiasmo anche in giornate grigie o nelle quali l'energia era carente.

Ora invece ci troviamo in un limbo.

Nella nostra mente esiste ancora tutto questo ma è come se fosse tutto coperto da una coltre di nebbia.


Languishing, letteralmente languire in uno stato di malessere che porta ad un senso di vuoto, mancanza di voglia di fare poiché nulla ti da più soddisfazione, stagnare in una mancanza di prospettiva.

Così lo definisce Adam Grant, psicologo americano, e prima di lui, nel 2002, Corey Keyes, psicologo sociale, né uno stato d'animo e nemmeno un'emozione ma un vero e proprio stato mentale, conseguente a disturbi da stress e dell'adattamento, a lungo protratti nel tempo.


Mai come in questi mesi ho ascoltato le parole di amici e conoscenti, talvolta accompagnate da un senso di vergogna e profonda fragilità e debolezza, ritrovandomi a condividere anche quello stesso malessere, che per l'appunto cercavano in tutti i modi di uscire da questo stato di coscienza, senza però riuscirci completamente ma soprattutto senza comprendere di cosa si trattasse realmente.


Non è noia, non è procrastinazione, non è tristezza ne depressione. Continui ad andare avanti sostanzialmente per inerzia, quasi serenamente, con però un disturbo di sottofondo che ti rende indifferente quasi a qualsiasi cosa, una mancanza di energia che ti fa svolgere il minimo indispensabile....sei li che sopravvivi e per una persona che ha sempre avuto chiaro cosa ama fare e i suoi obbiettivi, comprendo che può essere davvero frustrante.


Quindi cosa fare se ci si rispecchia in questo stato emotivo?



Anzitutto dargli un nome, quindi prendere consapevolezza che non sia uno stato "normale" e che passerà appena questo periodo sarà finito ma nemmeno che sia una condizione irrisolvibile, ingestibile o irrimediabile.

E una volta fatto questo, fidatevi, vi sentirete molto più leggeri.


In secondo luogo, cercare il metodo migliore per voi, per venirne fuori.

Primo fra tutti la terapia psicologica con un buon specialista, perché come spiega appunto la psicologia, la miglior strategia per lenire il dolore è parlarne! Non si parla di vittimismo, ma di un sano sfogo con una persona qualificata a gestirlo.


Focalizzatevi su brevi compiti e portate a termine piccole difficoltà che sapete di poter gestire, in modo da rendersi conto che la vostra determinazione non è del tutto persa.

Se però vi accorgete che state iniziando a mantenere un certo ritmo, non interrompetevi. Raggiungere uno stato di concentrazione alto e mantenerlo è un ottimo traguardo e uno spiraglio di luce per chi si trova in questa condizione. Cavalcate l'onda!!



A proposito di concentrazione: tutte le attività che la promuovono come yoga, meditazione, allenamento, le pulizie domestiche (no non sto scherzando e prossimamente approfondirò l'argomento), sono tutti ottimi modi per ritrovare relax, equilibrio e avere quello sprint energetico necessario e tanto ambito da chi rientra in questo stato mentale.


Sdrammatizziamo e attendiamo, che non vuol dire rassegnarsi ma accettare attivamente che per ora, questo è il nostro presente e siccome è l'unico momento che ci appartiene, dobbiamo sfruttarne ogni momento. Lo so non è per niente facile, non vuol dire però che non sia impossibile. Fate qualcosa fuori dal vostro ordinario, sperimentate e soprattutto non isolatevi. Abbiamo la fortuna di essere in un'epoca in cui basta toccare uno schermo per parlare coi nostri amici.

Ecco facciamolo.

«Viviamo ancora - parla Grant - in un mondo che normalizza le sfide per la salute fisica ma stigmatizza le sfide per la salute mentale. Mentre ci dirigiamo verso una nuova realtà post-pandemia, è tempo di ripensare al nostro del benessere».

A presto,

Cinzia


Comments


Ciao !

Vuoi acquistare gli oli di cui parlo o hai un dubbio sul loro utilizzo?

Hai bisogno di una consulenza per capire quale olio si adatta alla tua situazione?

oppure vuoi semplicemente lasciarmi un feedback sul mio lavoro?

Compila il form a fianco oppure scrivi direttamente a tanacetoblu@gmail.com e ti risponderò nel più breve tempo possibile.

Grazie; Cinzia.

Contattami

Il tuo modulo è stato inviato!

bottom of page